Le Vetture
Le vetture ammesse al Mythical Cars Rally sono:
Wrc Plus
Citroen C3
Ford Fiesta
Hyundai i20 Coupè
Toyota Yaris
Che le Wrc Plus, le vetture regine del Mondiale Rally, rappresentino l’apice e lo stato dell’arte della categoria, è un dato di fatto incontrovertibile. Mai alcuna generazione di auto ha offerto tali prestazioni, unite a quegli standard di sicurezza e spettacolarità.
Le Plus condividevano con le Wrc 1600 la cilindrata del motore, ma sono state un’evoluzione sotto ogni aspetto e grazie alle concessioni aerodinamiche sono tornate ad avere forme veramente capaci di emozionare.
Con motori da circa 380 cv un peso inferiore ai 1.200 kg e il ripartitore di coppia centrale attivo, le Plus erano notevolmente più veloci della generazione precedente e alle alte velocità anche la componente aerodinamica, grazie agli estrattori e alle appendici posteriori, contribuiva non poco ad aumentarne le prestazioni.
Si è trattato di un regolamento “fortunato” anche dal punto di vista sportivo, visto che dal 2017 al 2021 ha permesso a tutte le case coinvolte di vincere almeno una volta sia tra i piloti sia tra i Costruttori.
Citroen C3
Ford Fiesta
Hyundai i20 Coupè
Toyota Yaris
Wrc, 1.600 cc
Ford Fiesta RS
Hyundai i20
Hyundai i20 NG
Mini Cooper S1600 T
Volkswagen Polo R
Citroen DS3
All’inizio del 2011, dopo 14 anni di più che onorato servizio, le World Rally Car di prima generazione hanno ceduto il passo alle Wrc 1600, volute dalla Fia che aveva già inaugurato la tendenza del downsizing e che cercava un modo per semplificare le vetture esistenti.
Un obiettivo perseguito e centrato, introducendo sostanziali limitazioni regolamentari, soprattutto a livello di trasmissione, con l’abbandono dei cambi a comando elettro-attuato e di molti controlli elettronici.
La formula delle Wrc 1600 si è rivelata fin da subito azzeccata, perché ha permesso non solo ai Costruttori già impegnati nel Mondiale di restare nel giro, ma ha favorito l’ingresso di altri.
Nel 2011 è arrivata la Mini, frutto della collaborazione tra Bmw e Prodrive, cui sono seguite negli anni a venire Hyundai e Volkswagen, con con la Polo ha dominato dal 2013 al 2016:
Una storia destinata a proseguire anche con l’avvento delle Plus, se non fosse arrivato lo stop dopo lo scandalo del dieselgate.
Ford Fiesta RS
Hyundai i20
Hyundai i20 NG
Mini Cooper S1600 T
Volkswagen Polo R
Citroen DS3
R-GT
Abarth 124 R-GT
Porsche 997 GT3 R-GT
Alpine A110 R-GT
Le vetture da rally R-GT, la cui coppa internazionale è stata introdotta dalla Fia a partire dal 2015, rappresentano uno spettacolare e gustosissimo ritorno al passato. Le attuali Porsche 997 GT3 o la Alpine A110 in declinazione moderna, strizzano l’occhio a vetture che – pur provenendo da un’origine totalmente diversa – hanno lasciato una traccia importante nella storia dei rally tra gli anni ’70 e gli anni ’80.
Tra la Gran Turismo che hanno in passato intraversato tra le speciali, non si può non ricordare la Ferrari 308 preparata da Michelotto con cui Tonino Tognana vinse il Tricolore nel 1982. Tornando alla modernità, la categoria voluta dalla Fia ha assegnato il suo primo titolo nel 2015 a un campionissimo come François Delecour, ma nell’albo d’oro della FIA R-GT Cup ci sono anche gli italiani Enrico Brazzoli, che ha vinto il titolo nel 2019 e Andrea Mabellini, che l’ha fatta propria nel 2020.
R-GT è anche l’ultima vettura da rally prodotta da Abarth, la 124 R-GT al cui sviluppo ha contribuito anche Alex Fiorio.
Abarth 124 R-GT
Porsche 997 GT3 R-GT
MANCA
Alpine A110 R-GT
Wrc, 2.000 cc
Subaru Impreza (tutte le versioni WRC)
Ford Escort
Toyota Corolla
Seat Cordoba
Ford Focus (tutte le versioni WRC)
Skoda Octavia
Mitsubishi Lancer
Peugeot 206
Peugeot 307
Hyundai Accent
Citroen Xsara
Citroen C4
Suzuki SX4
Skoda Fabia WRC
La prima generazione di World Rally Cars ha debuttato nel 1997, figlia di un regolamento voluto dalla Fia per estendere e migliorare le A8.
Con un peso di 1.230 kg e potenze nell’ordine dei 330 – 340 cv, le Wrc da due litri sovralimentate avevano prestazioni molto simili a quelle delle Gruppo A alla loro massima evoluzione, di cui condividevano le radici.
Numericamente il regolamento tecnico ha avuto molto successo, visto che sono state ben undici le case costruttrici che vi ci sono cimentate ed è stato anche molto longevo, dato che questa tipologia di vetture è stata adottata nel Mondiale Rally dal 1997 al 2010.
Rispetto alle Gruppo A da cui derivavano, le prime Wrc godevano di maggiori libertà tecniche e hanno potuto godere di una lunga evoluzione tecnologica (adozione di cambi elettro attuati, differenziali elettronici attivi, etc.) che ha portato le prestazioni a crescere molto nell’arco di un decennio.
Subaru Impreza
Ford Escort
MANCA
Toyota Corolla
Seat Cordoba
Citroen C4
Ford Focus
Ford Focus
Mitsubishi Lancer
Skoda Octavia
Peugeot 206
Peugeot 307
Hyundai Accent
Citroen Xsara
Suzuki SX4
Skoda Fabia WRC
Super 2000
Fiat Grande Punto
Skoda Fabia
Ford Fiesta
Toyota Corolla
Vw Polo
Nate come trait d’union tra le Super 1600 e le World Rally Car di prima generazione, le vetture Super 2000 hanno segnato un’era nel panorama dei campionati nazionali, delle serie regionali e nell’Intercontinental Rally Challenge, dominando la scena dal 2006 al 2011.
Dotate di propulsore atmosferico fino a due litri di cilindrata, con flangia all’aspirazione da 64 millimetri, le Super avevano una potenza di circa 280 cv, per un peso minimo da regolamento fissato a 1150.
Trazione integrale, cambio sequenziale a sei marce e differenziali meccanici.
Le Super 2000 erano caratterizzate anche dalle maggiori libertà concesse in fatto di carrozzeria e aerodinamica rispetto alle Gruppo A e alle Gruppo N, con la possibilità di allargare le vetture sino a 1.800 mm e di adottare un alettone posteriore.
La categoria ha segnato anche il ritorno nei rally del marchio Abarth, grazie alla Grande Punto S2000, prima vettura sviluppata per la nuova categoria e vincitrice di 4 titoli europei, 2 italiani e 1 Irc.
Peugeot 207
Fiat Grande Punto
Skoda Fabia
Ford Fiesta
Toyota Corolla
MANCA
Vw Polo
Proton Satria Neo
Super 1600
Fiat Punto S1600
Citroën Saxo S1600
Citroën C2 S1600
Renault Clio S1600
Peugeot 206 S1600
Ford Puma S1600
Ford Fiesta S1600
Mg Zr S1600
Suzuki Ignis S1600
Suzuki Swift S1600
Opel Corsa S1600
Volkswagen Polo S1600
Proton Satria S1600
Le vetture Super 1600 sono nate nel 2001 con la specifica intenzione di avere auto prestazionali, basandosi sulle k10 di estremo successo, ma semplificandone il regolamento tecnico ottenendo una riduzione dei costi di acquisto e gestione delle stesse, ma mantenendone il fascino con le loro forme “allargate” e prestazioni decisamente interessanti.
Il loro principale obbiettivo era formare giovani piloti e da qui il loro utilizzo nella categoria Junior in alcune gare del Campionato del Mondo, cosa che ha portato a bellissime battaglie con grandi nomi partendo da Loeb ed Ogier (vincitori del campionato della categoria che li ha poi lanciati nell’Olimpo del WRC), senza dimenticare altri come Meeke, Sordo etc.
Negli anni queste auto si sono imposte come le principali attrici, e vincitrici, dei campionati nazionali e regionali, anche in questo caso proponendo epiche battaglie con il diretto supporto dei costruttori da Fiat a Renault, passando per Citroen e Peugeot, senza dimenticare il grande sforzo che Suzuki presentò nel Mondiale.
Fiat Punto S1600
Citroën Saxo S1600
Citroën C2 S1600
Renault Clio S1600
Peugeot 206 S1600
Ford Puma S1600
Ford Fiesta S1600
Mg Zr S1600
Suzuki Ignis S1600
Suzuki Swift S1600
Opel Corsa S1600
Volkswagen Polo S1600
Proton Satria S1600
Kit-car, classe K10
Fiat Punto Kit
Peugeot 106 Maxi
Ford Puma Kit
Citroen Saxo Kit
Skoda Felicia Kit
Skoda Fabia Kit
Le Kit-car fino a 1.600 cc di cilindrata erano le “sorelle minori” delle K11, con un regolamento tecnico molto simile ma con propulsori meno potenti e con un peso più contenuto.
Queste vetture, spinte da propulsori 4 cilindri a 16 valvole, che “respiravano” attraverso aspirazioni a 4 corpi farfallati, godevano di circa 215 cv, con un peso me le loro sorelle maggiori, erano tutte dotate di cambio sequenziale a sei marce e differenziale autobloccante.
Il regolamento tecnico delle K10 ha poi fatto da base per la nascita delle Super 1600, vetture che si differenziavano soprattutto per l’aspirazione mono-farfalla e che hanno dato vita allo Junior World Rally Championship a partire dal 2001, serie che è stata vinta il primo anno da Sébastien Loeb e poi, tra gli altri, da Daniel Sordo nel 2005 e Sébastien Ogier nel 2008.
Fiat Punto Kit
Peugeot 106 Maxi
Ford Puma Kit
Citroen Saxo Kit
Skoda Felicia Kit
Skoda Fabia Kit
MANCA
Kit-car, classe K11
(conforme regolamento tecnico 1999)
Renault Clio Maxi
Peugeot 306 Maxi e EVO
Ford Escort RS 2000
Vauxhall Astra Kit Car
Volkswagen Golf MK3/4 Kit Car
Renault Megane Maxi
Seat Ibiza Gti
Citroen Xsara Coupè
Hyundai Coupè
Nissan Almera Kit
Skoda Octavia Kit
Citroen ZX Kit Car
Le Kit-car 2.000, riunite nella classe K11, sono entrate nell’immaginario collettivo come alcune tra le vetture più affascinanti della storia dei rally, grazie alle loro forme “muscolose” e all’urlo dei propulsori aspirati con regimi di rotazione molto elevati.
Si tratta di vetture a trazione anteriore, derivate dalle Gruppo A, ma ulteriormente elaborate, con aspirazione a quattro farfalle e carrozzerie allargate.
Le Kit-car erano caratterizzate dal peso contenuto (inizialmente 960 kg a secco) e da potenze di poco inferiori ai 300 cv.
Le vetture nacquero nel 1995 e la Fia decise di istituire il Mondiale F2 riservato proprio alle Kit-car, serie in cui si impegnò soprattutto la Seat, vincendo il titolo nel 1995, 1996 e 1997.
La Citroen Xsara K11, che fece da base alla futura Xsara Wrc in grado di dominare per lungo tempo, riuscì a conquistare due vittorie assolute nel 1999, quando il compianto Philippe Bugalski vinse Tour de Corse e Catalunya battendo tutte le Wrc.
Renault Clio Maxi
Peugeot 306 Maxi e EVO
Ford Escort RS 2000
Vauxhall Astra Kit Car
MANCA
Citroen ZX Kit Car
MANCA
Volkswagen Golf MK3/4 Kit Car
MANCA
Renault Megane Maxi
MANCA
Seat Ibiza Gti
Citroen Xsara Coupè
Hyundai Coupè
Nissan Almera Kit
MANCA
Skoda Octavia Kit
MANCA
Gruppo A, classe A8
Nissan Sunny Gti R 4×4
Lancia Delta HF Integrale “Deltone”
Toyota Celica St185
Ford Escort RS Cosworth
Mitsubishi Lancer RS (Evoluzioni tutte)
Toyota Celica GT Four St205
Subaru Impreza
Le Gruppo A sono divenute le regine del Mondiale Rally a partire dal 1987, per sostituire i “mostri” del Gruppo B, arrivati a prestazioni non più compatibili con gli standard di sicurezza dell’epoca.
Le Gruppo A non erano più prototipi, ma vetture derivate dalla grande produzione di serie, basate su un modello prodotto in almeno 2.500 esemplari, ma oggetto di profonde modifiche. La A8 era la classe regina, riservata a vetture a trazione integrale, con motore sovralimentato da 2.000 cc di cilindrata e circa 300 cv di potenza e 1.230 kg di peso minimo.
Le ultime evoluzioni delle A8, quelle schierate dal 1995 in poi e ammesse a gareggiare al Mythical Cars Rally, sono state la base da cui sono poi nate le prime World Rally Car, con cui hanno condiviso il palcoscenico iridato, riuscendo anche a batterle per i primi tre anni, con i titoli piloti conquistati dal finlandese Tommi Makinen nel 1997, 1998 e 1999 al volante della Mitsubishi Lancer in versione Gruppo A.
Nissan Sunny Gti R 4x4
Lancia Delta HF Integrale "Deltone"
Toyota Celica St185
Ford Escort RS Cosworth
Mitsubishi Lancer RS (Evoluzioni tutte)
Toyota Celica GT Four St205
Subaru Impreza
Immagini gentilmente concesse da Martella Manrico. Tutti i diritti di riproduzione sono riservati.